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In tempi nei quali le frontiere del viaggio e la pratica stessa del viaggiare sono state ridisegnate dallo scoppio della pandemia, qual è il valore culturale della letteratura odeporica? In che modo il genere è influenzato dalla comunicazione istantanea promossa dalle tecnologie digitali? Il volume intende rispondere a queste domande adottando una prospettiva intermediale e interculturale, ovvero offrendo un confronto tra libri e blog di viaggio contemporanei dedicati alla Cina, scritti da autori di varia provenienza: italiani, inglesi, francesi e cinesi. Al di là della varietà delle opere (e delle lingue) prese in esame, il libro si avvale di numerose testimonianze dirette degli autori, raccolte nell'arco di tre anni. Vengono intervistati, tra gli altri: Colin Thubron, Luc Richard, Stefano Faravelli, Giorgio Lotti, Sun Shuyun, Pak Sheung Chuen, Jason Y Ng. Grazie a una triangolazione tra analisi, testi e interviste, si rinnova il dibattito sulla politica del genere odeporico attraverso la sua poetica, dando vita a una solida indagine che lega le odierne forme di mobilità (turistica) alle tradizionali e nuove forme di scrittura e testualizzazione.